La presa in carico dell’utente affetto da DgA al Ser.D

Come sono organizzate le attività degli operatori del Ser.D durante un percorso di presa in carico di un utente affetto da Disturbo da Gioco d’Azzardo

Data:

16 Giugno 2025

Tempo di lettura:

2 min

Progetto "Zero Azzardo"

Descrizione

La presa in carico di un utente è molto articolata e attraversa più fasi che sono concatenate tra loro e tutte importantissime. Le fasi della presa in carico:

  • Primo contatto: In questo primo contatto, in genere volontario (o del diretto interessato o di un familiare), l’operatore pone le basi per l’aggancio che costituisce l’inizio della relazione terapeutica. Telefonicamente, o di persona, si concorda un primo colloquio al Ser.D, nel quale è raccomandata la partecipazione dei familiari più strettiGli utenti possono entrare in contatto con il Ser.D anche attraverso il Centro di Ascolto della Regione Toscana, un Reparto ospedaliero/ambulatorio dell’ASL o attraverso il proprio Medico di Medicina Generale (MMG). Più raramente, il primo contatto può avvenire per mezzo dei Servizi Sociali.

  • Fase dell’accoglienza: La fase dell’accoglienza al Ser.D avviene attraverso un colloquio con uno o più operatori dell’equipe dedicata. Teniamo sempre a precisare che il rapporto con il Ser.D si svolge nel massimo rispetto della privacy e che non occorre né la richiesta del medico, né il pagamento di un ticket. Nel colloquio di accoglienza si cerca di conoscersi, di consolidare la relazione terapeutica (già avviata con il primo contatto) e di comprendere i bisogni e le necessità dell’utente. Si raccoglie la storia e la natura del disturbo e viene definita l’articolazione del programma terapeutico, cercando di definire gli obiettivi e i tempi. Si accompagnano a questo anche procedure più formali relative all’accettazione del programma terapeutico-riabilitativo e la relativa apertura della cartella.

Durante la presa in carico, gli operatori Ser.D possono:

  • avvalersi di presidi per la diagnosi, sia medica che psicologica, quali test diagnostici;
  • integrare la fase diagnostica con eventuali controlli urinari qualora emergano notizie su problematiche legate ad uso di sostanze o alcol;
  • effettuare eventuali esami clinici, soprattutto per procedure di prevenzione (tipo lo screening HCV);
  • richiedere consulenze, ad esempio da parte dei colleghi della Psichiatria;
  • collaborare, ad ulteriore supporto del programma, con i MMG, i gruppi di Auto-Mutuo aiuto del territorio, strutture residenziali e semi-residenziali, Servizi sociali, ecc.

Il tempo ha una particolare importanza e un senso profondo nella presa in carico Ser.D. I tempi della fase di accoglienza e della fase terapeutico-riabilitativa, perfino della fase della dimissione e del follow up, si definiscono via via nel contesto del programma individualizzato che deve necessariamente rispondere il più possibile ai bisogni del paziente e della sua famiglia.

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento

16/06/2025 - 12:56